È il luogo ideale per fare una “full immersion” nell’arte e nel gusto: Campli conquista tutti con la suggestiva bellezza di un borgo ricco di testimonianze storiche e archeologiche e con la squisita bontà di una tavola genuina e tradizionale.

La storia di Campli

Il ritrovamento di alcuni reperti testimonia con sicurezza che il suo territorio è stato abitato già in tempi molto lontani e cioè a partire dall’età del bronzo. Molto importanti e di enorme valore storico sono i resti della famosa necropoli situata nella vicina frazione di Campovalano e che portano indietro l’orologio in un periodo che va dal VIII° al V° secolo a.C.

Il suo nome si pensa possa derivare dalle parole “intra campi” e particolarmente fecondi per il suo sviluppo sono i secoli XIII° e XIV°. È questo, infatti, un periodo che vede brillare il borgo dal punto di vista economico, anche grazie alla possibilità, concessa da Carlo d’Angiò, di avere qui un mercato settimanale.

Itinerario turistico

Campli è un piccolo gioiello dal punto di vista turistico e, infatti, permette di costruire un itinerario molto ricco che inizia dalla visita degli edifici religiosi.

È d’obbligo fare una tappa nel Duomo, la Chiesa di Santa Maria in Platea, situata nella piazza del paese, che dal 1902 è “Monumento nazionale d’Italia”. Al suo interno si può ammirare lo splendido soffitto in legno della terza navata che fu dipinto dal pittore Donato Teodoro da Chieti.

Altro “Monumento nazionale” locale è la Chiesa di San Francesco d’Assisi – che in origine era un convento – e che lega il suo nome a quello del Santo in ricordo del suo passaggio proprio a Campli. Lo stesso importante riconoscimento è stato conferito anche ad una costruzione residenziale, Palazzo Farnese, che risale alla metà del XIV secolo.

Degni di nota sono anche la “Casa del Farmacista”, la “Casa del Medico” e l’unica porta di entrata al borgo che oggi è ancora visibile e cioè la Porta del Sole.

La Scala Santa

Costruita negli anni tra il 1772 e il 1776, si trova all’interno del Santuario situato vicino a Palazzo Farnese. È l’unica Scala Santa, oltre quella di Roma, che permette ai fedeli di ottenere l’Indulgenza Plenaria.

Scala Santa di Campli

La scalinata è composta da 28 gradini in legno da percorrere in salita pregando in ginocchio fino a arrivare all’altare del Salvatore, ossia il “Sancta Sanctorum”, dove, in un reliquario, si trovano anche alcune schegge provenienti dalla croce di Gesù. Ai suoi lati si possono ammirare sei dipinti, tre per lato, che raccontano la Passione di Cristo.

Il Museo Archeologico Nazionale

Il percorso di questo Museo, situato nell’ex convento di San Francesco, permette di ammirare i reperti ritrovati nella Necropoli di Campovalano.

Nella prima sala ci sono, infatti, le testimonianze archeologiche provenienti da questa località e che si riferiscono ad un periodo precedente all’insediamento degli Italici. Tra queste, oltre al vasellame, alle punte di freccia, a una macina in pietra, ci sono anche i resti della tomba di una bambina risalente al IX secolo a.C. Nelle altre due sale del Museo si trovano i corredi funerari e le ricostruzioni delle tombe rinvenute.

C’è, infine, un’interessante Sezione antropologica dove è possibile scoprire tutte le informazioni ricavate dall’analisi dei resti ossei e che fanno riferimento al sesso delle persone sepolte nella necropoli, alle loro malattie e per alcuni è stata stabilita anche la data del decesso.

La proposta enogastronomica

Al centro del menu di Campli c’è, senza dubbio, l’ottima porchetta italica che già nei secoli passati era sulla tavola locale di ogni fascia sociale: dai popolani ai nobili, ai rappresentanti del clero.

La sua preparazione si caratterizza per una serie di passaggi da eseguire in modo fedele e che sono stati tramandati nel tempo nel pieno rispetto della tradizione. Ancora oggi, quindi, la porchetta di Campli si racconta in tutta la sua antica bontà e, oltre ad essere celebrata ogni anno nella Sagra di fine agosto, viene proposta nei ristoranti locali insieme con altre specialità tra cui il golosissimo timballo.

La proposta di salumi e formaggi è altrettanto saporita e di alta qualità: dai salamini alla lonza, al formaggio tipo pecorino, si può preparare un tagliere squisito e da accompagnare con un ottimo Montepulciano d’Abruzzo Colline Teramane che qui viene prodotto e che ha ottenuto il riconoscimento DOCG.

La Sagra della Porchetta Italica

La Sagra della Porchetta Italica di Campli è un evento che si può definire storico. Nasce, infatti, nell’agosto del 1964 e da allora ogni anno si ripete con grandissimo successo. Si svolge nell’ultima settimana del mese e dura cinque giorni durante i quali il borgo ospita un numero sempre crescente di persone e turisti che arrivano qui e non vogliono perdere di gustare questa bontà locale.

Durante la Sagra si svolge anche la gara dei porchettai. Le loro squisitezze sono sottoposte al giudizio di una serie di giurie, tra cui quella popolare, al fine di designare il nome del vincitore dell’evento e, di conseguenza, della migliore e più gustosa porchetta dell’anno.

Dove alloggiare a Campli

Per chi vuole fare una vacanza in questo splendida località, ci sono diverse possibilità tra cui scegliere, a cominciare delle soluzioni di agriturismo e country house situate fuori dal borgo per fare un soggiorno a diretto contatto con la natura e in pieno relax. Ci sono degli ottimi B&B, sia in centro paese che nelle frazioni vicine. In alternativa e per rendere il periodo di vacanza ancora più originale e curato, c’è anche la possibilità di alloggiare negli ambienti residenziali di una villa.

Come arrivare

Chi parte da Nord in automobile deve rendere la A14 in direzione Ancona con uscita a Teramo/Giulianova/Mosciano Sant’Angelo, continuare sulla SS80 in direzione di Teramo con uscita a San Nicolò, per, poi, prendere la SP17 e, dopo Villa Falchini e Paganoni Basso, continuare sulla SP 226 verso Campli.

Chi parte da Sud in automobile deve rendere la A14 in direzione Pescara con uscita a Teramo/Giulianova/Mosciano Sant’Angelo, continuare sulla SS80 in direzione di Teramo con uscita a San Nicolò, per, poi, prendere la SP17 e, dopo Villa Falchini e Paganoni Basso, continuare sulla SP 226 verso Campli.

Chi viaggia in treno può scendere alla stazione di Giulianova e proseguire verso Campli utilizzando le linee di autobus locali.

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