È un ambiente variegato quello offerto da Civitella del Tronto: tra il fascino delle testimonianze architettoniche storico-religiose e quello della natura circostante, la scelta su cosa visitare è davvero molto ampia e sempre di notevole interesse.

La Fortezza: il mondo tra cielo e terra

Per raccontare Civitella del Tronto e per preparare un itinerario da seguire sul suo territorio, non si può non partire da quello che è lo splendido e suggestivo ambiente della sua Fortezza.

Questa costruzione – gemellata con il Forte della Brunetta – è stata realizzata a scopo difensivo durante il regno di Filippo II d’Asburgo, quando venne trasformata una rocca che, a sua volta, aveva avuto origine da una base risalente all’epoca medievale. Nel periodo borbonico venne, poi, ulteriormente modificata.

Dalla sua altezza, che un tempo permetteva di controllare il circondario per contrastare eventuali attacchi militari, oggi lascia ammirare un panorama mozzafiato, sconfinato, quasi ipnotico per la sua bellezza. Lo sguardo corre lungo un orizzonte che comprende tutta la vista delle montagne del Gran Sasso e dei Monti della Laga e arriva fino al mare.

La Fortezza, che può essere considerata la costruzione più famosa di Civitella, si sviluppa lungo uno spazio di 25 mila metri quadrati. E’ stata restaurata tra il 1975 e il 1985 e questo lavoro di recupero ha permesso di renderla quasi completamente visitabile. L’itinerario che può essere seguito al suo interno comprende, infatti, i camminamenti di ronda e quelli coperti, le piazze d’armi fino alla Chiesa di San Giacomo, gli alloggi dei soldati e quello che resta del Palazzo del Governatore.

Il suo Museo delle Armi è un’ulteriore testimonianza diretta della vita militare che qui è stata vissuta in tempi lontani. E’ suddiviso in quattro ambienti dove è possibile ammirare armi dell’epoca quali schioppi a miccia, pistole a pietra focaia e cannoni di varia dimensione. Oltre alle armi, sono esposte anche delle mappe antiche.

Il ricco borgo medievale

Il fascino di Civitella del Tronto si racconta in maniera sicuramente ideale e rilassante passeggiando nel suo bellissimo centro storico. Il borgo è caratterizzato da una massiccia presenza di opere architettoniche, civili e religiose, che lo rendono molto ricco e interessante: dai palazzi padronali alle chiese di diversa epoca, ogni angolo è degno di attenzione.

Nel percorrere le vie che dividono e costruiscono il centro storico e che portano fino alla Fortezza borbonica, si arriva anche alla “Ruetta”, ossia quella che viene definita come la via più stretta d’Italia. La sua dimensione ridottissima consente, infatti, di essere percorsa solo da una persona alla volta.

Un altro luogo molto suggestivo è la Fontana degli Amanti, dove è possibile assaporare un’ottima acqua di sorgente che sgorga in modo continuo, notte e giorno. Il nome di questo posto si lega alla tradizione che lo vuole da sempre luogo di incontro privilegiato degli innamorati. Una leggenda, inoltre, racconta che la sua acqua sia portatrice di buone ispirazioni e di buona fortuna a chi si trovasse a berla.

La variegata dimensione religiosa

Civitella del Tronto offre un itinerario molto pregiato dal punto di vista religioso, a cominciare dal Santuario di Santa Maria dei Lumi. La chiesa permette di ammirare gli splendidi affreschi della navata centrale che si caratterizzano per la grande varietà cromatica delle immagini rappresentate. Notevole è anche il chiostro del convento francescano. Dedicato al Culto di Maria, il nome del Santuario deriva da un prodigio che sarebbe accaduto nella metà del Seicento, quando alcuni contadini si dice furono testimoni dell’apparizione di piccole luci nel cielo.

La Chiesa parrocchiale di San Lorenzo si racconta in modo ricco e dinamico dal punto di vista decorativo con gli stucchi e le cornici, con lo stile degli arredi sacri e anche con la presenza di un organo risalente ai primi anni del Settecento.

Un discorso a parte deve essere fatto per l’Abbazia di Santa Maria in Montesanto: un luogo in cui si percepisce un’atmosfera che trasuda spiritualità e misticismo. L’Abbazia è situata ad oltre 500 metri di altitudine e dalla sua altezza privilegiata domina sullo stupendo panorama circostante che vede protagonisti anche i Monti Gemelli. Al suo interno si rivela subito come un luogo di culto molto semplice e minimale comunicando così, in modo immediato, una forte sensazione di pace, di silenzio, di volontà meditativa, di raccoglimento.

La suggestiva dimensione naturale

Oltre al variegato itinerario storico-religioso, Civitella del Tronto permette di spaziare molto anche dal punto di vista naturale. Nei suoi dintorni, infatti, si trovano luoghi davvero peculiari e unici, da non perdere di visitare, a cominciare dall’Eremo di San Michele Arcangelo. Questa grotta è stata da sempre dedicata alla cura di un culto religioso che fu inizialmente pagano e poi dedicato all’Arcangelo Michele. Luogo di notevole importanza storico-archeologica per le ricchissime testimonianze che vi sono state ritrovate, è stato anche l’eremo di alcuni monaci dell’Abbazia di Montesanto.

Nell’itinerario turistico di Civitella del Tronto, infine, non si può fare a meno di valutare di inserire una visita alle Gole del Salinello. E’ questo un ambiente dal fascino irresistibile dove fare passeggiate e escursioni rigeneranti, scoprire l’ebbrezza della natura più selvaggia e dove gli appassionati di torrentismo possono organizzare e vivere una giornata davvero indimenticabile e entusiasmante.

Il Museo NACT: la magia della tradizione

Dedicato alle Arti Creative Tessili, è stato fondato per valorizzare, conservare e promuovere la bellezza della storia di Civitella del Tronto dal punto di vista culturale e in riferimento alla produzione del tessuto.

Dell’acronimo NACT, la lettera “N” è quella dedicata a Nina, ossia Gaetana Graziani Scesi, che, con una meravigliosa e paziente opera di ricerca, si occupò nel tempo di raccogliere un numero elevatissimo – oltre 300 – di testimonianze tessili locali che oggi, insieme con le altre che si sono aggiunte, vanno a costruire la collezione di oltre 700 pezzi del Museo.

Quelle che si possono ammirare a Civitella del Tronto sono splendide opere d’arte: dall’impalpabile e magica bellezza del ricamo, dei merletti e dei pizzi con preziosa lavorazione a tombolo si arriva fino alla meravigliosa essenza materica dei vari tessuti e delle opere di cucito, degli abiti che in passato venivano indossati.

Il Museo trasuda storia con la sua interessantissima e emozionante collezione di vestiti ottocenteschi e del Novecento, di abiti talari, di strumenti di uso quotidiano come le antiche e affascinanti macchine da cucire oppure le prime lavatrici a manovella. Al suo interno è stato anche ricostruito l’arredamento completo di una camera da letto dell’Ottocento.

Visitare il NACT significa fare un vero e proprio salto nel passato e, nello stesso tempo, la sua organizzazione mette in luce il lavoro continuo, che quotidianamente viene portato avanti con passione, di salvaguardia della storia del costume e della tradizione locale.

Come arrivare a Civitella del Tronto

Civitella del Tronto è facilmente raggiungibile tramite l’autostrada Adriatica (A14). Per chi proviene da Nord l’uscita è ad Ascoli e si prosegue lungo la Strada Statale 81. Per chi proviene da Sud l’uscita è a Teramo/Giulianova e si prosegue prima lungo la Strada Statale 80 in direzione Teramo e poi lungo la Strada Statale 81.

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